Andrea Turco

Amo il mio lavoro,
sono felice
La mia famiglia è di Pianfei da generazioni, la mia azienda non poteva che chiamarsi Pianfei Costruzioni. L’attività esiste dal ’64. Dopo mio nonno e mio papà, ora tocca a me portare avanti l’azienda. Mio fratello ha deciso di occuparsi dell’altra attività di famiglia, aperta da mio padre. Lui vende piastrelle e prodotti di arredo bagno. Nella filiera, lui viene subito dopo di me, per questo collaboriamo quotidianamente. Ora ci stiamo ingrandendo, ma abbiamo deciso di continuare a seguire anche i lavori più piccoli, esattamente come facevamo negli anni sessanta. Per me tutti i clienti sono uguali, questo perché lavorare significa realizzare un sogno che merita di essere soddisfatto al meglio. Che si tratti di ristrutturare un bagno o di costruire una grande villa è lo stesso: la qualità del lavoro finito deve essere perfetta. Quel che per me è un piccolo lavoro, per il cliente potrebbe essere il progetto della vita e merita rispetto. Ora per l’edilizia è un momento d’oro. Vedo però che tanti del settore non stanno sfruttando il periodo per crescere. Non bisogna avere paura di assumere, infatti la Pianfei Costruzioni ha raddoppiato la forza lavoro. Certo so perfettamente che la spinta da parte degli incentivi statali molto presto finirà, ma pianificando il futuro riusciremo a mantenere la posizione raggiunta. È proprio per il discorso di avere una progettualità che ho assunto dei
ragazzi giovani, ventenni capaci e con tanta voglia di imparare. I migliori operai che ho, oggi hanno 50 anni. Hanno iniziato a lavorare per noi quando io non ero ancora nato. Oggi stiamo lavorando per avere un ricambio generazionale, in modo da garantire un futuro all’azienda. Questa mentalità l’ho imparata grazie ad un corso di crescita personale che sto affrontando negli ultimi anni. 10 anni fa l’azienda non era così organizzata e proprio per questo abbiamo dovuto superare alcune situazioni complicate. È stato questo percorso che ha cambiato la mia vita e le sorti della Pianfei Costruzioni. I miei primi 10 anni di attività sono stati confusivi, facevo tutto e niente. Mi è servito per imparare bene come funziona un cantiere, ma non ero felice. Ho intrapreso così un percorso sulla consapevolezza che mi ha permesso di diventare leader dell’attività. In parallelo, mio padre ha fatto un percorso sulla delega per lasciarmi la direzione dell’attività. Ho imparato ad approcciarmi meglio al lavoro, a gestire in modo opportuno il tempo e a curare nel migliore dei modi il rapporto con i collaboratori e i clienti. Da allora, mi piace organizzare e pianificare ogni aspetto del lavoro. Effettivamente le cose vanno molto meglio e riusciamo ad evitare certi errori che portano a complicazioni e difficoltà. Gli errori aiutano a crescere, però non posso non pensare che saremmo più avanti se li avessimo evitati. Questa esperienza è stata molto utile anche nella vita privata. Allo stesso modo, lo sport è stato una scuola importante, ho capito i veri valori della vita. Per alcune cose ci ho messo un po’. Se da ragazzo davo molta importanza anche ai beni materiali, come i vestiti griffati, ora
ho perso completamente interesse. Ho raggiunto la consapevolezza che quel che fa la differenza sono le esperienze, quindi investo tempo e denaro in quello, soprattutto in viaggi. Spero di ricominciare a viaggiare dal prossimo anno, quelli sì che son soldi ben spesi. Per la mia squadra ho preferito inserire tutti ragazzi della zona. Questo perché opero in un ambiente in cui è ancora molto importante conoscersi di persona, sapere con chi hai a che fare. I clienti ci fanno molto caso e da un certo punto di vista li capisco. Noi per eseguire un lavoro entriamo nelle case, chi ci apre la porta deve avere piena fiducia in noi. Tanti lavori ci arrivano senza nemmeno chiederci il preventivo perché ci conoscono. Per tutti noi è una grande soddisfazione, la conferma che stiamo lavorando bene. Sono padre da un anno. Certo sarebbe bello arrivare alla quarta generazione, ma non spingerò mio figlio in questa direzione. Mi preme che sia una persona educata e rispettosa. Il lavoro fa parte dalla vita di tutti, è come lo si affronta che fa la differenza. Spero che avrà voglia di lavorare, qualsiasi attività scelga, nel senso che si impegni per crearsi qualcosa, per crescere. Che abbia l’ambizione di raggiungere dei risultati e che come me, abbia la forza e la determinazione di non fermarsi alla prima difficoltà.

www.pianfeicostruzioni.it

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