Danilo Fornero

La gioia che riesco
a regalare è la mia ricompensa
L’attività è stata aperta nel 2013. Ho iniziato in società con Brielli Maurizio, ora lui è in pensione. La nostra concessionaria è nata dalla nostra voglia di proporre sul mercato qualcosa di diverso, non standardizzato. Volevamo non solo proporre la vendita, ma metterci a servizio della gente, ricreando un contesto basato su una logica diversa, dove non importa solo il guadagno. Lavorando per altre concessionarie, avevo raggiunto il giusto livello di maturità per mettermi in proprio. I clienti mi avevano rassicurato che mi avrebbero seguito e Maurizio era un professionista di tutto rispetto. Avevamo un solo grande ostacolo da superare: in quell’anno il mercato dell’auto è entrato in crisi. Anche con questa difficoltà da affrontare, abbiamo deciso di intraprendere il nostro nuovo percorso. Bosco Auto è una concessionaria multimarca perché vogliamo proporre la soluzione più corretta per il cliente, senza avere l’obbligo di raggiungere certi obiettivi di vendita. Sono contento di aver creato un ambiente familiare, per me è molto bello. Non volevo il solo e freddo rapporto di compravendita. Essere a servizio dei clienti significa mettersi alla pari e offrire la massima disponibilità. Noi diamo la stessa attenzione a tutti, trattando ogni
persona al meglio. A Cuneo, per fortuna, contano ancora più la persona e l’educazione rispetto al prezzo. Dal 2013 siamo sempre cresciuti, anche lo scorso anno, nonostante la pandemia, non è andata poi così male. Limitando la nostra marginalità siamo rimasti sul mercato, abbiamo deciso di andare incontro alle esigenze dei clienti. Il momento più complicato è, però, quello attuale, dove c’è molta richiesta, ma manca il prodotto. La produzione, a livello mondiale, è praticamente ferma. Se non si muove il mercato delle auto nuove, si ferma di conseguenza quello delle auto usate. Fateci caso, i piazzali di tutte le concessionarie non sono mai stati così vuoti come ora. I clienti che non ricevono macchine ordinate molti mesi fa sono giustamente arrabbiati, io sono completamente dalla loro parte, ma oltre alla solidarietà non so come risolvere il problema. Non ho modo di prevedere quando usciremo dalla crisi. So che in futuro ci aspettano anni particolari perché ci saranno delle evoluzioni a livello di motorizzazione: elettrico, ibrido ecc. Da qui a 10 anni cambierà tutto, ma Cuneo, ad oggi, ha ancora una “mentalità diesel”. Vedremo cosa succederà anno per anno, io sono uno che vive sereno affrontando la vita giorno per giorno. Non ho grandi aspettative per il domani, così sono pronto ad affrontare anche le cose più brutte. Essere molto religioso mi aiuta a vivere con grande serenità. Sia in famiglia che in tutte le altre situazioni, trovo appagante mettermi a disposizione degli altri. La gioia che riesco a regalare è la mia ricompensa. Non dico che non ho problemi o che non mi arrabbio mai, ma cerco sempre di non perdere la pazienza, di essere educato e rispettoso e di affrontare le situazioni con tranquillità. Non mi preoccupo del domani, ma non posso non pensare al futuro, sono pur sempre un
imprenditore. Pianifico con cura gli investimenti, perché sono prudente. Tutto l’utile realizzato anno per anno è stato investito per far crescere l’azienda. Del mio guadagno personale non mi importa. Nel 2019 avevo avviato il progetto per la nuova sede, ma ho dovuto rimandare per via della crisi generata dalla pandemia. Ho parlato tanto dell’azienda, ma la cosa più importante, per me, è la mia famiglia. Non voglio essere schiavo del lavoro e anche se le altre concessionarie sono aperte, nel fine settimana ci sono solo per loro. Il sabato pomeriggio lo dedico ai miei tre figli, lasciando a mia moglie un po’ di tempo per sé stessa. La cosa che adoro di più dei ragazzi è che hanno delle personalità ben definite: sono forti e indipendenti. Neanche fisicamente si assomigliano, sono fantastici. La domenica è la giornata più bella perché riusciamo a stare tutti insieme.

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