Giorgio Cuminetti

Ho riscoperto
il bello del mio lavoro
Amo profondamente il mio lavoro. Non credo esista lavoro più bello del geometra. Mi appassiona tutto quel che ruota intorno al mondo delle costruzioni e mi diverte stare in mezzo alle persone. Questi sono gli ambiti principali della mia attività. In questo ultimo anno ho cambiato il mio modo di vivere e ho nuove priorità. La vita è troppo breve per fare tutto quello che voglio, ho ridisegnato tutti i miei equilibri per necessità! Sono stato per anni socio di uno studio importante, poi il 30 aprile 2020, in piena pandemia, ho cancellato la mia vita professionale per iniziare una nuova bellissima avventura. È stata proprio la pandemia a darmi la forza di fare questo passo. Nel periodo di chiusura per via del lockdown ho avuto la prova concreta che potevo sopravvivere per un certo periodo anche senza reddito. Anche se ho sempre creduto che il lavoro deve essere un piacere, per anni ho anteposto ai miei desideri il senso di responsabilità: sono un padre di famiglia e la priorità è sempre il benessere dei miei figli. Il mio presente non sarà mai a discapito del loro futuro. Poi è successo che il mondo è scoppiato e ci siamo dovuti fermare tutti. A quel punto ho deciso di lasciare la società e ripartire. Per fortuna la mia nuova attività è stata in attivo dopo solo tre mesi. Questo splendido risultato un po’ mi ha sorpreso, ma soprattutto mi ha
rincuorato: sono riuscito a farmi capire per come sono davvero. Se i clienti mi hanno seguito è perché hanno apprezzato quello che ho fatto per loro. So di essere bravo nel mio mestiere, ma non mi permetterei mai di dire che sono il migliore. Sicuramente sono onesto e ci tengo tantissimo. Quando accetto un incarico quel che conta è il risultato, quindi se serve, passo anche il Folletto pur di rispettare una scadenza! Ho uno standard alto su ogni aspetto dell’attività: prima di tutto su di me, sull’impresa che realizza i miei disegni e sui clienti stessi. Questo i miei clienti lo sanno, per questo si fanno seguire da me e mi riconfermano per ogni nuovo progetto che vogliono realizzare. È un circolo virtuoso: lavoro esattamente come voglio con persone che capiscono perfettamente cosa faccio e come lo faccio. Questa è la mia zona di confort. Non potrei essere più felice della scelta che ho fatto, ho finalmente riscoperto quanto mi diverte fare questo mestiere. Sia chiaro, non mi circondo solo di persone pronte a complimentarsi con me, anzi. Io sono un fan della critica, perché è il motore per capire i propri errori e lo stimolo per cambiare e migliorarsi. Per principio apprezzo chi non si nasconde e mette in luce le problematiche. Mi aspetto che il tecnico che lavora con me sia sempre trasparente, che mi dica se nel progetto c’è qualcosa che non va o se ho previsto qualcosa di irrealizzabile. Il mio compito è trovare soluzioni, lo posso fare solo se i problemi vengono alla luce. Quello della pandemia è stato un periodo decisamente significativo per me, mi ha anche dato l’occasione di trascorrere molto tempo con i miei figli e con mia moglie. I bambini sono ancora piccoli e me li voglio godere. Sono convinto che adesso è il tempo giusto per creare un rapporto, poi quando saranno grandi loro avranno altri interessi, amici e passioni che li
porteranno ad avere sempre meno tempo da trascorrere in famiglia. Ai miei figli lo ripeto sempre: “Fate cosa vi rende felici”. Il lavoro è una necessità, ma non deve mangiarti la vita. Tutta l’esistenza è come un viaggio, non basta arrivare ad una bella meta, conta la qualità di tutto il percorso. L’importante è rimanere integri e corretti. Per fargli capire il rischio che si corre ad essere bugiardi gli dico sempre che non hanno abbastanza memoria per ricordarsi tutto quel che dicono, quindi, se mentono, rischiano di perdere la faccia. Spero di essere per loro un buon esempio, come lo sono stati mio padre e mia madre per me.

www.facebook.com/EdiliziaSuMisura

Sponsor