Luca
e Marco Bono

Questa è la storia
della nostra famiglia
Artelegno è un’azienda che produce pavimenti massello artigianali fin dal dopoguerra. Tutto è iniziato con nostro nonno, che ha poi coinvolto nelle attività i suoi due figli, nostro padre e nostro zio. Agli inizi degli anni 2000 siamo subentrati noi, esattamente Luca nel 2002 appena diplomato e Marco nel 2005. La storia della nostra famiglia è legata a quella dell’attività, anche tra le generazioni che si sono susseguite ci sono degli schemi che ritornano. Se penso a come si erano divisi il lavoro nostro padre con lo zio, è esattamente come per noi ora: il primogenito segue la parte commerciale e il più giovane la parte tecnica. È sorprendente come anche per il tipo di carattere ci assomigliamo. In effetti le nostre caratteristiche rappresentano esattamente il nostro ruolo in azienda. Luca ricalca le orme di zio, loquace e socievole, perfetto per ricoprire il ruolo di commerciale, mentre Marco è “un genietto” che sa risolvere ogni problematica in produzione, anche quella che ancora non si è manifestata. Era così il nonno, che ha poi lasciato il testimone al papà. Conoscere perfettamente il materiale e riuscire a prevederne i movimenti è quello che ci rende artigiani eccellenti. In azienda ci ripetiamo sempre: nel lavoro bisogna prepararsi per il peggio ma sperare per il meglio. Per dirla con una frase di Luca: “Il legno è come una bella donna, se la tratti bene non avrai mai problemi. Se non
tratti bene il legno, se non gli dai la giusta importanza, se non gli concedi i giusti tempi, ti farà dei disastri che nessuno riesce nemmeno a immaginare.” I primi anni di convivenza tra le generazioni in Artelegno sono stati i più duri: lavorare con i genitori è sempre un po’ un problema. Questo è dovuto al fatto che nel nostro mestiere è richiesta molta conoscenza teorica, abilità tecnica e capacità manuale allo stesso tempo. Noi appena entrati in attività ci sentivamo coinvolti ed entusiasti, volevamo sperimentare, mentre loro a volte ci volevano evitare di ripetere gli stessi errori che avevano già commesso loro. Maturando esperienza, abbiamo capito che tutti gli scontri che abbiamo avuto con nostro padre avevano un unico scopo: aiutarci a farci crescere. Questo perché il nostro mestiere non è cambiato poi molto: il legno è il legno! Sicuramente sono cambiate le tecnologie e le tecniche, ma il punto cruciale è che il legno è un materiale vivo che si comporta per conto proprio. Fattori come il tipo di cantiere e di ambiente influenzano il materiale e di conseguenza le scelte tecniche che dobbiamo prendere sia in laboratorio che in fase di posa del pavimento in legno. Questi elementi sono quelli che rendono il nostro lavoro complicato e intrigante allo stesso tempo. Dopo aver compreso cosa vuole il cliente e capito il contesto in cui si svilupperà il lavoro, bisogna far sì che si possa realizzare in laboratorio il lavoro migliore, in modo da bilanciare aspetti come tecniche di lavorazione, tempi di produzione e risultato finale. Tenendo presente che metà lavoro si svolge in produzione e metà lavoro in cantiere, è facile intuire la complessità della lavorazione che deve prevedere tutte le variabili che si possono verificare in ogni fase. Rispetto a chi produce in serie, anche se l’inizio dei lavori è simile, le nostre possibilità di
rifinire il lavoro sono pressoché infinite, non si limitano alle cinque linee che trovi nei negozi. Questo è anche il punto che influenza il nostro business: noi non facciamo magazzino, produciamo tutto su misura e solo quando serve. I tempi di produzione sono relativamente lunghi, il nostro prodotto è ideale solo per chi riesce a capire esattamente cosa gli stiamo offrendo. Il nostro bello è che trattiamo tutti i clienti alla stessa maniera, senza considerare l’importo preventivato, il prestigio del progetto o l’estensione della lavorazione. L’anno di pandemia ha solo spostato un po’ la stagionalità del nostro operato e ci ha richiesto di accelerare al momento della riapertura. Per noi i periodi critici sono stati altri. Il più influente è stato la crisi dell’edilizia del 2008-2009. In quegli anni la nostra produzione artigianale ha perso un po’ di appeal, ma tutto sommato ce la siamo cavata bene.


www.artelegnoparquet.it

Sponsor